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ACQUA PUBBLICA: PER NOI PARLANO I FATTI

24 Maggio 2018

Acqua pubblica, uscita da Gaia, riduzione delle bollette: in un periodo di campagna elettorale dove partiti e liste civiche sono tendenzialmente portati a promettere l’inverosimile come è possibile capire e quindi scegliere chi ti può garantire il rispetto del referendum e una migliore gestione del servizio idrico orientata alla riduzione dei costi della bolletta?

Il Movimento 5 stelle di Massa, durante il confronto pubblico di martedì tra i vari candidati a Sindaco, ha dato un’indicazione estremamente chiara: siccome il governo dell’acqua è condizionato da diversi livelli istituzionali (Comune, Regione e Stato) semplicemente guardate la coerenza politica delle leggi e delle norme che vengono discusse anche in Parlamento.

Centrodestra e centrosinistra fanno a gara a contraddirsi: tutti a predicare acqua pubblica – perché consegnare il bene più prezioso che abbiamo al mercato è pura follia – ma poi in Parlamento spolpano l’unica legge che davvero garantiva il pieno rispetto del Referendum con alcune norme che addirittura permettevano di ridurre la bolletta spostando i costi degli investimenti nella fiscalità generale.

Altro slogan cavalcato: “Usciamo da Gaia!” per poi scoprire che in regione Toscana i partiti approvano una legge per andare verso il gestore unico e privato sul modello di quanto sta già succedendo a Firenze; Pubbliacqua, la Gaia “fiorentina”, fa utili milionari che finiscono nelle tasche di privati anziché essere investiti nel pubblico.

La coerenza, la trovi solo nel M5S che ha inserito nel programma per le amministrative di Massa, l’avvio, finalmente, di un percorso per la trasformazione di Gaia da società di diritto privato ad azienda pubblica e quindi il superamento della stessa Gaia per poter arrivare ad una gestione del bene comune Acqua a livello locale.

Concetto ribadito a livello regionale con una Proposta di legge e, cosa estremamente significativa, indicazione inserita, nero su bianco, nel contratto di governo che, per la prima volta, non solo richiama il rispetto del Referendum del 2011, ma da la possibilità ai Comuni di gestirsi direttamente il servizio idrico. Trova le differenze.

LUANA MENCARELLI
candidata sindaca di Massa

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