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Il Consiglio delle Donne #M5S

28 ottobre 2013

Luana Mencarelli

Luana Mencarelli

Mercoledì 23 Ottobre, è stata approvata la “costituzione del Consiglio delle Donne”, di fatto già previsto nello Statuto comunale dal 1999, però mai regolamentato; nonostante la mancanza del documento normante in anni passati ha goduto di un’istituzione formale con tanto di Presidente, ma sono discordanti le informazioni relative alla sua regolare convocazione e utilità..

Personalmente ho espresso in sede di Consiglio, come anche precedentemente in Commissione, la mia opinione contraria al riconoscimento di questo organo per diversi motivi: in primis perché non si può considerare una rivalsa ad uno stato di emarginazione e discriminazione, un organo di per sé sessista e discriminante come un consiglio composto dal solo genere femminile. Le donne sono differenti dagli uomini, è il valore aggiunto che non devono rinnegare, ma condividere per arricchire il patrimonio di sensibilità dei consessi a predominanza maschile. E’ per questo che non condivido la costruzione di un “recinto” entro il quale si confrontino solo donne. A mio avviso è come riconoscere il bisogno di un’area protetta dove poter vivere in sicurezza la nostra fragilità e uno stato di inferiorità. Il Consiglio delle Donne non avrà potere deliberativo e pur essendo giusto, di fatto potrà quindi solo produrre proposte. Questa prerogativa però ci era già riconosciuta dal ruolo istituzionale di consigliere, nessuno ci avrebbe potuto impedire di incontrarci per discutere e dare corpo ad un documento al di sopra di ogni appartenenza partitica, cambia soltanto che ci sarà la possibilità di nominare un Presidente e creare una struttura. Le proposte andranno comunque sottoposte all’approvazione dell’intero Consiglio Comunale che con la scarsissima presenza durante la discussione ha dimostrato la sensibilità presente e futura verso il tema.

.Il mio timore è che questo organo non sia rispettato da nessuno, né da chi ne ha appoggiato la costituzione, che pur avendo avuto il tempo e l’occasione non ha pensato a regolamentarlo prima, né da chi ne è tenuto fuori, che lo considererà alla stregua di un “circolo dell’uncinetto”, una concessione senza una propria dignità istituzionale.

Luana Mencarelli Consigliere Comunale M5S

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3 commenti leave one →
  1. Marco Di Gennaro permalink
    29 ottobre 2013 10:04

    Considerando, poi, che esiste giá la commissione con delega alle pari opportunità cui confluiscono per competenza anche le questioni “di genere”. La retorica italiana è davvero incredibile.
    Spero almeno sia gratuito. Vedremo.

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  2. Luca Bianchi permalink
    29 ottobre 2013 17:48

    la retorica oppure un ennesimo modo per distribuire compiti,lavori progetti ai soliti noti….???

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  3. aliyah permalink
    30 ottobre 2013 21:43

    col tempo ho imparato a diffidare del discorso ” di genere” per esperienze non del tutto entusiasmanti e concordo con la Mencarelli sull’ennesimo” recinto-circolo” in cui essere confinate e controllate ma anche l’ipotesi di Luca Bianchi sulla distribuzione di favori o cpme temo, una cambiale da pagare post elettorale non è così peregrina..
    Purtroppo Luce D’Eramo ha fatto molte discepole…

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