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A noi cittadini l’orgoglio, ai responsabili la vergogna! #alluvione #Massa

15 novembre 2012

La parola al cittadino

Paolo il Freddo

Amici, non ci sono termini adeguati per definire la durissima prova a cui molti cittadini massesi sono stati loro malgrado sottoposti a causa di questa vera e propria catastrofe. Sabato notte scorso come purtroppo ben sappiamo si è difatti scatenato sulla nostra città un evento di immani proporzioni che ci ha colpiti in maniera pesantissima. Alcuni di noi hanno quasi rischiato la vita, altri hanno addirittura visto la morte in faccia ed è stato solo un caso se oggi la nostra città non si è dovuta ritrovare ancora una volta a piangere delle vittime a causa del dissesto idrogeologico del nostro territorio e alla malagestione degli amministratori, ogni riferimento ai tragici fatti accaduti recentemente nelle località di Mirteto e Lavacchio è chiaramente voluto.

Come tutte le persone ferite da questo evento anche noi abitanti della Via Pratta non appena il meteo ce lo ha consentito, ci siamo immediatamente dati da fare per cercare di salvare almeno qualcosa, purtroppo i danni sono stati ingenti, mobili, elettrodomestici, abiti, materassi, caldaie, suppellettili e molto altro ancora sono andati irrimediabilmente perduti per non parlare degli impianti non più funzionanti e delle auto o dei motorini e di tutte le varie attrezzature. Abbiamo spalato fango sin dalle prime ore della Domenica mattina, in seguito appena possibile sono fortunatamente intervenuti anche i vigili del fuoco a dare il loro prezioso contributo per il resto abbiamo contato solo su volontari soprattutto amici e parenti, dalle istituzioni eccezion fatta per il Prefetto, nessun segnale. La situazione è gravissima in particolar modo in questo momento caratterizzato da una pesantissima congiuntura economica che stiamo vivendo sulla nostra pelle, dubito fortemente che senza aiuti economici cospicui ed immediati si possa riuscire a tornare ad una parvenza di normalità, molte famiglie difatti difficilmente saranno in grado di far immediatamente far fronte alle ingenti spese che si renderanno necessarie per ripristinare gli immobili.

Premesso che senza dubbio l’enorme quantità di precipitazioni cadute nella nottata di Sabato scorso sia stata una delle cause principali di una vera e propria apocalisse che si è abbattuta sulle zone di Marina di Massa ,di Ricortola, del Bondano, di Romagnano e non ultima per importanza della zona della Via Pratta una delle maggiormente colpite dall’esondazione del torrente Cocombola, è necessario constatare ,come peraltro apparso anche dalle numerose testimonianze dei cittadini , le altre concause le quali risultano non meno rilevanti. In primo luogo è emersa in maniera palese la negligenza delle autorità preposte in primis della Provincia nella persona del proprio Presidente Osvaldo Angeli, degli assessori competenti, e dei dirigenti tutti, della Comunità Montana e non ultimi del Sindaco del Comune di Massa l’Ing. Pucci e dell’intera Giunta cittadina. Si sono impegnati a spendere ingenti quantitativi di denaro per abbellire le piazze del centro, addirittura avrebbero voluto spendere ben due milioni di euro per delle fantasmagoriche scale mobili al castello Malaspina (provvidenzialmente bocciate dalla Sovrintendenza) senza preoccuparsi del fatto che il nostro territorio abbia presentato più volte un conto salato a causa di un importante e sempre ignorato dissesto idrogeologico .

Purtroppo nonostante i segnali ricorrenti nessuno di questi soggetti si è minimamente degnato di identificare le evidenti criticità di rischio idraulico né tantomeno di predisporre le opportune misure da adottare in termini di prevenzione, eppure come detto già da tempo lor signori erano ben a conoscenza di tali problematiche, perché mai dunque non sono interventuti? Sono stati predisposti solo interventi assai marginali come alcuni consolidamenti degli argini, comunque sia nella maggior parte dei casi si è provveduto alla sola manutenzione ordinaria che prevedeva lo sfalcio dell’erba e degli arbusti regolarmente lasciati nell’alveo dei torrenti. Non sono state realizzate casse di espansione, non stata è prevista una opportuna opera di pulizia straordinaria attraverso anche il dragaggio degli alvei, non si è provveduto al taglio delle numerose piante presenti così come non si sono rinforzati e rialzati gli argini, nemmeno si è verificato il fatto che in alcuni tratti i torrenti hanno una sezione sin troppo ridotta ,nessun controllo è stato fatto sugli angusti ponti e/o sulle opere abusive che incidono sul Cocombola, insomma all’atto pratico ad oggi la situazione di pericolo è la stessa della nottata di Sabato scorso e chissà per quanto tempo rimarrà tale, in questo caso parlare di inettitudine e negligenza non mi pare assolutamente fuori luogo.

Numerosi cittadini si sono recati in passato presso gli uffici competenti segnalando appunto le criticità e le problematiche sopra esposte, ma evidentemente si è deciso di adottare la politica dello struzzo in attesa purtroppo dell’emergenza. Ed è stato così che in assenza di risposte concrete la natura ha ancora una volta dimostrato che senza prevenzione l’imponderabile è in realtà molto più che probabile. E’ importante che i nostri concittadini siano messi a conoscenza di tutte queste circostanze per poter prendere coscienza da chi siamo amministrati, non è difatti più tollerabile che questi signori continuino a commettere gravi errori restando puntualmente esonerati da qualsivoglia responsabilità, ci siamo fidati in più di un’occasione ma evidentemente la nostra fiducia è stata assai mal riposta.

A farci coraggio e stato unicamente il grande cuore di questa città che si è destato solidale ed è corso in aiuto di noi alluvionati, come già detto amici, parenti e semplici conoscenti si sono precipitati e grazie a loro siamo riusciti a trovare la forza di ricominciare, nel tentativo di ridare un senso alle nostre vite. Siamo stati profondamente colpiti sia moralmente che materialmente, dire che molti di noi siano praticamente in ginocchio risulta un eufemismo, purtroppo abbiamo perso quasi tutto ,ma nella disgrazia abbiamo compreso di possedere ancora una dignità e da essa dobbiamo ripartire, rialziamo la testa e facciamo sentire anche la nostra voce sappiano che non siamo dei peones beoti e che non siamo più disposti a credere alle loro false promesse .

Adesso è davvero giunta l’ora di dire basta a questi squallidi personaggi, colpevoli di uno scempio preventivabile e di inchiodarli di fronte alle pesanti responsabilità, sappiano che dovranno renderne conto anche personalmente e comunque se ne dovranno andare al più presto a casa .

Inoltre per il momento considerato il fatto che molti di noi sono a dir poco completamente rovinati dobbiamo valutare di richiedere immediatamente quanto segue e magari altre idee e suggerimenti sono bene accetti:

-Stanziamento immediato da parte del Comune e della Regione di cospicui fondi per sostenere le spese di prima necessità (abiti, cibo, attrezzature, piccola mobilia, ripristino impianti ecc.ecc.)

-Esenzione dal pagamento di qualunque imposta fiscale sui redditi per le persone fisiche quantomeno per il corrente anno

-Esenzione per l’anno corrente dall’ IMU

-Esenzione sino alla messa in sicurezza dei torrenti dal tributo a favore della Comunità Montana e/o Consorzi di Bonifica o similari

-Stanziamento di un fondo apposito di risarcimento totale per colpa di tutti i danni arrecati agli immobili ed al loro contenuto, agli impianti, alle automobili ed a quant’altro sia risultato danneggiato a causa dell’alluvione

-Coinvolgimento sia in sede civile che penale di tutti gli amministratori pubblici nonché di tutti quei soggetti che responsabili, per negligenza o trascuratezza hanno favorito l’esondazione del Cocombola e degli altri torrenti

BASTA !!! Ribelliamoci all’arroganza, all’incompetenza ed alla negligenza, perchè mentre a noi toccano lacrime disperazione e fango, ci sono signori che nonostante gli enormi errori commessi siedono ed ancora siederanno su comodissime poltrone.

Cittadini della Via Pratta uniamoci e facciamo sentire le nostre voci, concittadini massesi sosteneteci nella nostra battaglia!!!

“La Parola al cittadino” è uno spazio libero messo a disposizione dei cittadini dal Blog 

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5 commenti leave one →
  1. patrizia permalink
    15 novembre 2012 17:40

    queste precipitazioni di portata eccezionale e anomala , sono ormai un appuntamento annuale per le nostre zone : nello stesso periodo ci sono state l’alluvione a Mirteto e Lavacchio di due anni fa e quella dello scorso anno ad Aulla e le 5 terre , a poca distanza da noi ,ma pare proprio che non si riesca mai a pensare in prospettiva …..come in tutti i campi , la PREVENZIONE è la prima grande opera da attuare, ma come sempre risulta più conveniente , per qualcuno ,aspettare , nella speranza che non accada nulla . Ci stanno distruggendo il territorio , dalle spiagge alle Apuane, l’inquinamento del suolo è elevato , siamo a rischio idrogeologico e sismico e che facciamo ? assolutamente nulla …..

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  2. roberto del sarto permalink
    15 novembre 2012 17:46

    vorrei anche sapere dove vanno i soldi o meglio le tasse del consorzio di bonifica ….
    servono solo a dare posti di lavoro ai funzionari e dirigenti di un nuovo pacco o magari sono io in errore ed effettivamente ci sono attività materiali ed opere percepibili , visibili e se nel caso quanti denari vengono impiegati per la bonifica e quanti per il pacco…..
    Se ci sono risposte sarebbero gradite
    Dobbiamo iniziare una nuova stagione in cui ricercare un equilibrio con l’ambiente per ogni nuova azione che andremo a compiere nel territorio e dobbiamo necessariamente raggiungere un equilibrio con ciò che esiste ma solo attraverso una azione cosciente , credibile ed allargata a tutto il territorio.
    Le azioni sono necessarie , la pianificazione di soluzioni tecniche efficaci, certamente unite al rispetto che ognuno di noi deve a tutto ciò che ci circonda ma non solo .
    La cecità di una classe dirigente , di amministratori di politici a livello comunale , provinciale regionale e statale , la mancanza di tutto a questo punto di quello che necessita, la visione di una società condotta in modo subdolo alla condizione della ricerca del superfluo , allo spreco di tutto , volutamente rivolta all’oblio della presa di coscienza dei problemi reali , dei problemi che diventano drammi tragedie per la mancanza totale della volontà di occuparsene . Oggi discutono sulla data delle elezioni…… le prese di posizione dei partiti , dei segretari , queste sono le notizie , magari anche quella di un panda giallo e blu nato in cattività … questa e la cultura e la volontà dei media di imbecillizzare la comunità la società , le tragedie fanno notizia solo per una settimana , mentre i panda giallo e blu sono continuamente presenti.
    Al popolo di coglioni non solo tragedie ma anche il nuovo ipad, la nuova golf, questo è meglio di quello , che più bianco non si può …….
    In fondo rimane solo l’uomo che guarda se stesso e i suoi simili ma non capisce perchè sia successo quello che è successo , si guarda impotente di fronte al dramma . Perchè di fronte ai drammi siamo impotenti anche se siamo in grado di reagire non solo con le pale ed i secchielli . Ed è con la certezza che questa classe politica non potrà più garantirsi con la buona volontà che allargo a loro l’invito a risparmiarci almeno le loro facce ed i loro nomi perchè delle loro azioni ne abbiamo fin troppo preso coscienza.

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  3. CLAUDIO SGRIGNANI permalink
    15 novembre 2012 22:18

    Trascrivo dal vostro Qarticolo. “A farci coraggio e stato unicamente il grande cuore di questa città che si è destato solidale ed è corso in aiuto di noi alluvionati”.
    OK
    Ma come col cambio lira/euro qualcuno ci si è arricchito, così anche sulle disgrazie, qualche “cittadino di massa” ci sguazza.
    Domenica, dopo aver spalato dalle 4 di mattina di domenica fino a notte, cercando di salvare qualcosa in casa, abbiamo anche liberato l’auto sommersa dal fango fino allo spechietto retrovisore interno.
    Lunedì mattina tramite la mia assicurazione Genialloyd ho richiesto l’intervento di un carro attrezzi; dopo varie telefonate e messaggi, alle 13,30 un carro attrezzi dell’officina Tazzini prelevava l’auto, una Ford Fiesta, da casa a Romagnano per portarla nell’officina autorizzata Ford più vicina, Oriano.
    Più o meno 2 km (?).
    Qui è arrivata martedì mattina alle 9,30.
    20 ore per percorrere 2 km?
    No, solo che le auto venivano scaricate in “un piazzale” per CORRERE A PRENDERNE ALTRE.
    “Tanto lei questo intervento nemmeno lo paga” mi è stato detto alle mie rimostranze.
    Ma non è finita: da martedì alle 9,30 a questa mattina, giovedì, l’auto nell’officina Oriano non è ancora stata toccata, perchè “siamo pieni di macchine”.
    Poi qualcuno dice che non c’è lavoro….
    Io intanto per andare al lavoro, “tanto sono vicino” vado in autostop con qualche amico, a fare la spesa vado in autostop e la sera a scuola aspetto la corriera.
    E intanto l’auto ancora zuppa d’acqua e di fango (l’avessi saputo avrei almeno cercato di salvare gli interni) se non fosse stata grave, sarà morta per omissione di soccorso.
    Ma tanto poi “chiedi i danni e magari ci guadagni pure”
    C.S.

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  4. Carlo permalink
    15 novembre 2012 22:34

    Ora ci prenderanno in giro anche con la messa in sicurezza, arriveranno soldi da spolpare con interventi inutili, basta vedere cosa hanno fatto con le barriere a protezione del litorale per renderci conto della qualità di questi politici. Dobbiamo essere noi cittadini a sorvegliare come verranno impiegati e quanti sono i denari. Ci vorranno anni prima di riavere un po’ di sicurezza ed ogni anno in autunno dovremo attrezzarci. Ringraziamo vivamente il centrosinistra che governa la città da decenni, mi raccomando andate anche a votare alle primarie e dategli i due euro di elemosina che sicuramente li impiegheranno per il vostro bene.

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